Al I Municipio sono arrivate ben tredici richieste per  programmi di Rete, da piazza Risorgimento (40 aderenti) a Monti ( 69) , Monti Alta (43), via Ottaviano (44), Castel Ant’Angelo ( 31), Aventino (36), Mercato Vittoria (31), Trastevere (36), via Merulana e dello Statuto (35), via Nazionale (45), via San Giovanni in Laterano (44), via Cavour (36), via Sistina e via Crispi (33).

Tra i progetti, sempre a Monti una Carta della vita notturna per combattere l’abusivismo, ridurre il rumore e l’abuso di alcool nei locali anche attraverso un sistema di premi a quelli più virtuosi. E poi un festival della letteratura in via Madonna dei Monti, antica strada di librai. Mentre a Trastevere cestini d’artista per la raccolta dei rifiuti oltre a installazioni di opere d’arte in tutto il rione. Infine ancora via Ottaviano con i Totem per informare i turisti e contrastare il fenomeno degli “acchiappa clienti”.

“Il commercio, quello di qualità” spiega la presidente Sabrina Alfonsi, “può contribuire in maniera rilevante al superamento della crisi economica, al contrasto al degrado e alla riqualificazione di spazi urbani, soprattutto nel centro storico, dove abbiamo la più alta concentrazione di attività commerciali: il 60 per cento di tutte quelle romane. Queste Reti di Impresa potrebbero attingere più facilmente ai finanziamenti europei e usufruire della riduzione di imposte locali se investono in beni pubblici.”.

“Abbiamo lavorato tanto sul territorio affinché il bando della Regione Lazio diventasse una grande opportunità per diffondere a Roma la cultura di Rete” aggiunge l’assessore municipale al Commercio Tatiana Campioni “A prescindere dagli esiti della valutazione, la partecipazione massiccia al bando da parte degli operatori economici del Municipio è il segno di una grande vitalità e della voglia di fronteggiare la tendenza che ha spostato il consumo nei grandissimi Centri Commerciali. Da parte nostra auspichiamo che la Regione renda disponibili ulteriori risorse per finanziare iniziative analoghe”.