Contestualmente alla dichiarazione dei redditi è possibile scegliere che una parte delle nostre tasse vengano destinate a differenti enti e istituzioni. Stato e Chiesa, ONLUS, enti benefici e istituti di ricerca, ma anche partiti politici. Come funziona? È obbligatorio scegliere? E se non scegliamo né firmiamo?

È bene fare un po’ di chiarezza sulla possibilità di scelta della destinazione del nostro 8 per mille, 5 per mille e 2 per mille. Innanzitutto, è opportuno sottolineare che il contribuente non deve scegliere fra le tre opzioni. Queste possono essere espresse contemporaneamente, senza determinare alcuna maggiorazione delle imposte dovute, le quali rimangono invariate.

Difatti, l’ 8 per mille, 5 per mille e 2 per mille non sono altro che una percentuale (per la precisione, lo 0,8%, lo 0,5% e lo 0,2%) dell’importo Irpef, ossia della tassa sul reddito persone fisiche. Tale importo è dovuto allo Stato dal cittadino, il quale può scegliere a chi destinare questa percentuale.

Il contribuente può effettuare la sua scelta, utilizzando una scheda unica, contestualmente alla propria dichiarazione dei redditi, che va firmata.

8 per mille

L’8 per mille può essere destinato:

• allo Stato, per scopi di interesse sociale o a carattere umanitario
• alla Chiesa Cattolica, per scopi a carattere religioso o caritativo
• alle Assemblee di Dio d’Italia
• alla Chiesa Evangelica Valdese
• all’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno
• all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
• alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale
• alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia
• all’Unione Buddista Italiana
• all’Istituto Buddista Italiano Soka Gaccai
• all’Unione Induista Italiana
• alla Chiesa Apostolica in Italia
• all’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

Naturalmente è necessario scegliere una sola Istituzione e apporre la propria firma. I fondi vengono poi ripartiti in maniera proporzionale alle scelte espresse. Lo stesso avviene nel caso di assenza di firma e, quindi, di scelta. La quota non attribuita agli enti religiosi viene data in gestione allo Stato.

5 per mille

Il contribuente può scegliere di destinare il suo 5 per mille dell’Irpef a:

• ONLUS
• Associazioni laiche e no profit
• Associazioni di Volontariato
• Istituti di ricerca scientifica, sanitaria ed universitaria
• Attività sportive a carattere dilettantistico
• Associazioni di promozione sociale (iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali)
• Politiche sociali dei Comuni

Il contribuente può scegliere un solo ente. Deve, quindi, apporre la sua firma ed indicare il codice fiscale del beneficiario. È possibile consultare l’elenco completo con i relativi codici fiscali al link

Nel caso si voglia destinare il 5 per mille al proprio comune di residenza, sarà necessario solo apporre la propria firma nel riquadro apposito.

Anche in questo caso i fondi non attribuiti vengono divisi tra tutti gli enti che hanno ricevuto una maggioranza di donazioni.

2 per mille

Il contribuente può decidere di destinare il 2 per mille a favore di un solo partito politico. Il partito beneficiario deve essere iscritto nella seconda sezione del registro (art. 4 del DL 28 dicembre 2013, n.149). Sarà sufficiente, quindi, appore la propria firma nel riquadro apposito e specificare il codice del partito scelto.

È possibile consultare l’elenco dei partiti ed i relativi codici al link