Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono uno dei cavalli vincenti dell’economia italiana. Il ‘Made in Italy’ ha da sempre rappresentato un traino per l’economia dello Stivale. I dati registrati negli ultimi anni, dal 2010 in poi, hanno fatto registrare un notevole incremento. Infatti la differenza con il biennio 2008-2009, contrassegnato da una forte diminuzione, è stata davvero notevole. L’export verso gli Usa è stata un vero e proprio salvagente per l’economia italiana negli anni della crisi.
L’incremento delle esportazioni negli ultimi sei anni è cresciuto a dismisura, raggiungendo oltre il 20% rispetto agli anni precedenti. Si è passati dai 20,3 miliardi del 2010 ai quasi 36 miliardi di euro del 2015. Il Made in Italy ha riguardato un po’ tutti i settori merceologici. A farla da padrone è stato il settore dell’automotive e della componentistica auto che ha raggiunto oltre il 44% di incremento nel 2015 rispetto al 2014. A ruota la meccanica e il settore dei macchinari e subito dopo il settore moda. Molto bene anche gli alimentari, i farmaci e il settore manifatturiero.
L’importanza dell’esportazioni verso gli Usa sono testimoniate dal ‘Piano Usa‘ promosso nel 2014 dall’allora vice ed oggi ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Il piano è stato pensato per incentivare l’acquisto dei prodotti a marchio italiano da parte della grande distribuzione a stelle e strisce e contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding.
Il mercato americano non è di certo privo di ostacoli per quanto riguarda le esportazioni. I prodotti che viaggiano verso gli Usa sono soggetti a dazi che arrivano anche al 130%. Proprio da questo punto di vista il TTIP era visto come un’ottima occasione per incrementare il libero scambio tra Usa e Ue.
Dopo l’elezione alla Presidenza di Trump, tanti imprenditori hanno manifestato timore riguardo la politica protezionistica annunciata dal neo presidente. Più che altro si attendono sviluppi, ma la consapevolezza è quella che il mercato americano sia di estrema importanza per il Made in Italy. Sul medio periodo le esportazioni dal nostro paese non dovrebbero essere penalizzate, ma è ancora presto per ipotizzare qualcosa sull’evoluzione della politica di Trump riguardo l’import/export.
Redazione Commercity
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.