Almeno per il momento non è previsto alcun aumento dell’ iva. L’Italia può, quindi, tirare un sospiro di sollievo. È tutto rimandato al 2018.
Da anni l’aumento dell’ iva viene inserito nella manovra finanziaria come clausola di salvaguardia, per poi venire sterilizzato. Ma a cosa serve? Lo scopo della manovra correttiva è da sempre quello di correggere dello 0,2% il PIL. Non dimentichiamo, inoltre, che le richieste dell’UE vorrebbero una correzione di 3,4 miliardi di euro per il 2017.
Per questa ragione è previsto che la famosa clausola di salvaguardia faccia scattare l’aumento dell’iva, qualora le manovre economiche inserite nella Legge di Stabilità non fossero in grado di produrre gli effetti stimati sulla finanza pubblica.
In particolare, l’aumento avrebbe fatto salire l’aliquota del 22% al 25%, mentre quella del 10% sarebbe arrivata al 13%.
Il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def (Documento di Economia e Finanza) ha preannunciato che la prossima Legge di Bilancio 2018 dovrebbe prevedere dei provvedimenti che possano rappresentare delle misure alternative all’aumento dell’ iva. Queste dovrebbero generare maggiori entrate e/o risparmi, contemplando una adeguata razionalizzazione e revisione della Spesa Pubblica.
Tali manovre sarebbero in linea con la volontà del Governo, espressa durante lo scorso Forum di Cernobbio, di attuare riforme per la crescita e politiche espansive, puntando alla riduzione della pressione fiscale e a nuove misure per la competitività.
Tutto ciò sarebbe anche un passo in avanti verso le richieste delle imprese che da anni chiedono la cancellazione della clausola salvaguardia sull’aumento dell’iva.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.