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Licenziati via chat: da oggi può succedere

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Al giorno d’oggi i social stanno diventando sempre più di uso comune, anche in ambito lavorativo. In futuro il vostro datore di lavoro vi potrebbe liquidare con un SMS.

Da oggi potreste anche essere licenziati via chat, poiché i tribunali da Nord a Sud dell’Italia hanno dato l’OK. La volontà del datore di lavoro è espressa per iscritto, e in quanto tale, inammissibile. I casi che hanno portato alla sentenza vengono proprio dagli opposti della Penisola.

Licenziati via chat: il caso di Genova

A Genova nel 2016 il Tribunale ha dovuto affrontare il licenziamento di un barista addetto agli aperitivi avvenuto via chat. Il datore di lavoro aveva messo fine ai rapporti di lavoro con un semplice SMS: “Non faccio più aperitivi, buona fortuna”. Ovviamente il lavoratore non ha accettato di buon grado la decisione ed ha portato in tribunale il proprio caso.

Tuttavia, il giudice ha ritenuto che nel messaggio fosse manifestata esplicitamente la volontà della società di concludere il rapporto lavorativo. L’avvocato spiega: “secondo il giudicante l’SMS è, in definitiva, un documento informatico, sottoscritto con firma elettronica”.

Licenziati via chat: il caso di Catania

Una vicenda simile è accaduta a Catania, dove il Tribunale del Lavoro ha recentemente analizzato il caso di una dipendente di un’agenzia di viaggi catanese, che, dopo un anno e mezzo di collaborazione, è stata licenziata in chat, proprio su Facebook. La reazione manifestata da subito dalla ragazza prova quanto la comunicazione sia stata chiara e per questo inequivocabile.

Whatsapp e i social media sono ormai parte integrante della nostra società e della quotidianità di ognuno. Per questa ragione d’ora in poi avranno anche un valore giuridicamente rilevante.

 

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