Le società solitamente vengono suddivise in due macro-categorie: società di persone e società di capitali. Vediamo cosa le differenzia.

Le società di persone sono: la società semplice (S.s), la società in nome collettivo (S.n.c) e la società in accomandita semplice (S.a.s).

Le società di capitali sono: la società a responsabilità limitata (s.r.l), la società per azioni (s.p.a) e la società in accomandita per azioni (s.a.p.a).

Legame tra i creditori

I soci delle società di persone prendono interamente la responsabilità delle azioni dei clienti, utilizzando il proprio patrimonio in caso di fallimento. Nelle società di questa categoria l’unica garanzia nei confronti dei creditori sono i soci stessi.

Le società di capitali non soffrono il fallimento come le società di persone; si garantisce che il rischio imprenditoriale al massimo è coperto dall’intera somma del capitale sociale.

Elemento personale

Nelle società di persone l’elemento soggettivo prevale sul capitale, mentre per le società di capitali è il capitale ad essere preponderante.

La personalità giuridica delle società di capitali consente loro di assumere obbligazioni ed avere propri diritti, facoltà che le società di persone non hanno.

Capitale sociale

Le società di persone non hanno capitale sociale.

Nel caso delle società di capitali il patrimonio societario è sottoposto ai minimi limiti in quanto esso rappresenta l’unica garanzia per i creditori.

Amministrazione

L’amministrazione delle società di persone può variare da: amministrazione all’unanimità, gestione maggioritaria, amministratore unico. Gli amministratori devono appartenere alla categoria dei soci. L’amministrazione delle società di persone può essere di due tipi: congiuntiva o disgiuntiva. La prima impone il consenso di tutti gli amministratori per il compimento di ogni atto, quindi si parla di potere di firma congiunta. Nel secondo caso ogni amministratore ha la facoltà di compiere qualsiasi atto.

Le società di capitali vengono gestite da tre organi necessari: l’assemblea, gli amministratori e il collegio sindacale. L’assemblea rappresenta l’organo più importante; ad essa spettano diversi compiti come nominare amministratori e i sindaci o approvare il bilancio. L’assemblea straordinaria delibera su: modificazioni dell’atto costitutivo, emissione di obbligazioni, nomina, revoca e poteri dei liquidatori, non emissioni di azioni e amministrazione controllata. Gli amministratori sono di numero variabile, da uno a molteplici. Non appartengono necessariamente al gruppo dei soci. Il collegio sindacale controlla l’attività degli amministratori.