Secondo il rapporto di giugno della Terna il fotovoltaico ha registrato un incremento di produzione dell’8,7%. I dati della società che gestisce la rete elettrica italiana mostrano, al contrario, come energie rinnovabili quali l’idroelettrico e l’eolico abbiano subito una diminuzione del 18,7% il primo, e del 19,8% il secondo. Neanche la produzione geotermica sembra cavarsela bene, con un calo pari a -1,7%.
A giugno la domanda di elettricità è stata pari a 27,2 miliardi di KWh, ossia +7,6% rispetto al dato dello scorso anno. Complice, probabilmente, sono state le alte temperature di questo periodo.
I dati che riguardano le regioni del Nord hanno mostrato l’incremento maggiore, nella misura del +8,5%. Nelle regioni del Sud si è registrato un aumento meno corposo, ossia solo del +5,9%. Nel Centro Italia la domanda di energia elettrica è rimasta all’incirca nella media nazionale, con un incremento del +7,4%.
I dati della Terna mostrano anche i valori che riguardano la produzione di energia elettrica. In particolare, a giugno la produzione nazionale è cresciuta del ben +9,6%, se paragonata all’anno precedente, raggiungendo l’89,6%.
Il 10,4% rimanente proviene, invece, dall’energia scambiata con Paesi al di fuori dell’Italia.
Le fonti di energia cosiddette termiche hanno registrato anch’esse un incremento del +26%, assieme alla crescita del fotovoltaico, che è quindi l’unica tra le energie rinnovabili.
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