L’ affitto a canone concordato è stato recentemente esteso a Comuni precedentemente esclusi da questo particolare tipo di contratto. Esso prevede delle fasce di oscillazione del canone e dei limiti per quanto concerne i contratti di natura trasnitoria (fino ad un massimo di 18 mesi). Ma ci sono particolari vantaggi legati a questo tipo di affitto.
Agevolazioni fiscali
L’affitto a canone concordato prevede una rduzione del 30% sul un reddito imponibile dei fabbricati locali. La cedolare secca viene ridotta del 15% e andrà a sostituire le imposte di bollo e di registro del contratto di locazione. L’aliquota di IMU e TASI viene posta al 75%, mentre altre detrazioni saranno previste qualora il locale affittato costituisca l’abitazione principale.
Detrazioni per abitazione principale
Sugli affitti a canone concordato si applicheranno le seguenti detrazioni:
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