Ecco i cambiamenti introdotti dal Governo per quanto riguarda il Codice Appalti.

Lo scorso 13 aprile il Governo ha approvato le modifiche al Correttivo Codice Appalti. Sono 131 i nuovi articoli di modifica voluti dall’esecutivo, e che hanno introdotto alcune importanti novità per le imprese e i professionisti.

In particolare, è stata innalzata la soglia di aggiudicazione in base al prezzo più, che da 1 milione passa a 2 milioni di euro. Un altro importante cambiamento riguarda la PMI, alle quali vengono riservati dei posti per appalti inferiori al milione di euro. Tali quote specifiche sono pensate per agevolare e incentivare le piccole e medie imprese italiane.

Ritorna inoltre l’appalto integrato, che era stato limitato nel 2015 e poi vietato l’anno successivo. Questa tipologia prevede l’affidamento congiunto di progettazione e realizzazione dell’opera al vincitore del bando. Resta tuttavia il divieto di subappalto oltre il 30% del valore del contratto.

Altre novità riguardano l’individuazione del costo della manodopera per il calcolo della base d’asta e la facoltatività del rating d’impresa.