Gli sgravi fiscali di cui le aziende potranno usufruire mediante il Bonus Giovani potrebbero generare potenzialmente 300 mila assunzioni già nel 2018. È questa la stima a cui il Ministero del Lavoro punta.
Le imprese potranno beneficiare di queste agevolazioni solo nel caso assumano dei giovani con un contratto a tempo indeterminato. Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sostiene sia fondamentale aumentare le possibilità di poter ottenere un lavoro a tempo indeterminato e “che questo costi meno del lavoro temporaneo”.
Si tratta di una decontribuzione pari al 50% per i primi 2 o 3 anni di contratto. Marco Leonardi, Consigliere economico di Palazzo Chigi ha fatto sapere che l’intenzione è quella di ottenere un ulteriore taglio del 3% dei contributi, agevolazione che varrebbe all’infinito. Il problema resta comunque la regolamentazione europea.
Quest’ultima fissava il limite anagrafico degli sgravi contributivi a 25 anni. Il Ministero è riuscito ad ottenere che (per ora) venisse innalzato a 29; non si esclude, difatti, che le nuove trattative necessarie portino ad un ulteriore innalzamento di tale limite.
La prossima Legge di Bilancio prevederà, inoltre, una clausola anti-licenziamento. Questa sarà importante per poter impedire che un dipendente venga licenziato proprio a favore delle nuove assunzioni agevolate . Non a caso lo stesso Giuliano Poletti sottolinea come l’obiettivo principale del Bonus Giovani sia “avere più occupati e non uno scambio tra chi c’è e chi arriva“.
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