Lo scorso 15 febbraio, il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo commerciale con il Canada. Ecco che cosa prevede il CETA.

I due Paesi avevano iniziato a discutere di questo accordo già dal 2009. Una discussione, quella sul CETA, che si è sviluppata parallelamente alle trattative sul TTIP, ora definitivamente abbandonato dalla politica estera del neo-eletto presidente degli USA. Il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) riguarda i rapporti commerciali tra il Canada e i Paesi membri dell’Unione Europea, con agevolazioni (in chiave anti-protezionistica) che riguardano gli scambi tra i due soggetti politici. In particolare, il CETA prevede:

• una drastica riduzione dei dazi doganali, aboliti fino al 99%. Per le esportazioni verso il Canada, gli imprenditori europei risparmieranno, a breve termine, fino a 400 milioni di euro;
• la possibilità, per le imprese europee, di partecipare a gare pubbliche d’appalto indette dal Canada, sia a livello nazionale che provinciale o municipale;
• il riconoscimento reciproco di figure professionali (ingegneri, architetti, ecc..). Fino ad oggi, questi professionisti dovevano superare alcuni ostacoli burocratici per essere riconosciuti nel Paese di destinazione;
• altri provvedimenti che vanno dalla mutua tutela della proprietà intellettuale e del diritto d’autore all’introduzione di Indicazioni di origine per i prodotti agroalimentari.

In attesa delle ratifiche dei singoli parlamenti nazionali, l’accordo è entrato in vigore in fase transitoria.

Ecco una breve presentazione del trattato realizzata dalla Comissione Europea: