Sebbene il numero di disoccupati, in Italia, si mantenga stabile attorno al 12%, cresce la disoccupazione giovanile, che supera la soglia 40%. È quanto emerge dai dati pubblicati qualche giorno fa dall’Istat.
A fronte di un rallentamento degli effetti degli sgravi contributivi, aumentano i contratti a determinato (155.000, contro i 111.000 a tempo indeterminato). Il dato complessivo sulla disoccupazione, confrontato con lo stesso periodo del 2015, mostra un aumento di occupati pari a 242.000 unità.
Tale incremento (come si evince da ulteriori rilevazioni) riguarda in particolare gli over 50, mentre nelle classi tra i 15 e i 49 anni il numero degli occupati risulta in calo (-149.000 unità durante il 2016). Secondo gli studiosi, su questa categoria “influisce in modo decisivo la diminuzione della popolazione in questa classe di età”.
Guardando alla zona euro, tuttavia, la situazione è complessivamente in fase di miglioramento. Il tasso medio di disoccupazione è pari al 9,6%, in calo sia rispetto a novembre (9,7%) che rispetto a dicembre 2015 (10,5%).
Peer quanto riguarda l’Italia, il dato interessante riguarda il calo del numero degli inattivi. Sono infatti sempre di più coloro che cercano lavoro (+3,4%), ma le aziende continuano ad essere in difficoltà ad assorbire l’offerta di lavoro.
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