Oggi dedichiamo un articolo di approfondimento ad una delle opportunità di maggior interesse offerte al momento dal mercato: il “franchising”.
Cos’è? Come si può aprire un’attività commerciale? Quali sono i requisiti richiesti?

Il franchising rappresenta oggigiorno un’ottima formula per iniziare un’attività in proprio che non abbia un rischio di investimento troppo alto. Si tratta di un’affiliazione commerciale, ossia di un accordo di collaborazione tra due soggetti:

• L’affiliante (o franchisor), che è l’azienda consolidata con una formula commerciale che prevede la produzione o distribuzione di beni e/o servizi
• L’affiliato (o franchisee), la società o persona fisica che decide di aderire alla formula

Franchising: ecco alcuni dati

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Permanente del Franchising dell’Università La Sapienza di Roma, il business del franchising:

• Ha un giro d’affari pari a 23,3 miliardi di euro (ossia, +0,4% rispetto al 2014)
• Sono oltre 50mila i punti vendita aperti con questa formula (+0,8% rispetto al 2014)
• Risultano 188mila gli addetti occupati (+0,7% rispetto al 2014)
• In ogni punto vendita (franchisee compreso) vi sono in media 3-4 addetti
• Sono 947 le insegne in franchising attive in Italia (+ 0,6% rispetto al 2014)
• Sono 164 le insegne italiane che esportano il proprio “format” all’estero (+4,5% rispetto al 2014)
• Vi è un aumento dell’11% del numero di punti vendita in franchising di insegne italiane all’estero

Requisiti necessari per iniziare un franchising

Questi dati dovrebbero far ben sperare chi vorrebbe aprire una attività in proprio utilizzando questa formula. Vediamo, quindi, quali sono i requisiti necessari:

• Essere maggiorenni
• Avere la residenza in Italia
• Non aver riportato condanne penali
• Non avere precedenti dichiarazioni di fallimento
• Possedere le licenze, gli attestati, i corsi abilitativi o altri eventuali requisiti specifici che sono strettamente legati al tipo di attività che si intende intraprendere. Alcuni requisiti possono variare a seconda del comune di appartenenza, quindi, è bene sempre informarsi presso lo sportello SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive)

Iter burocratico da seguire per aprire un franchising

L’iter burocratico è diventato più semplice rispetto a qualche anno fa. Questo prevede:

• L’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio
• L’apertura della Partita Iva
• La regolazione delle posizioni previdenziali e assicurative di Inps e Inail
• Effettuare, almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’avvio, la cosiddetta Comunicazione di Inizio Attività presso il comune in cui si intende avviare l’attività

Pianificazione dei costi

Nonostante il rischio di investimento sia basso, è molto importante fare una attenta pianificazione dei costi. Questa non riguarda solo il budget iniziale, ma anche:

• L’eventuale affitto o acquisto dei locali, compreso di utenze, adeguamenti, ristrutturazioni, ecc…
• Gli adempimenti burocratici, le consulenze e le eventuali licenze necessarie
• L’arredamento dei locali, le attrezzature, le prime forniture
• Eventuale personale dipendente
• Pubblicità, senza la quale al giorno d’oggi è molto difficile rimanere competenti sul mercato, incrementando la propria attività ed aumentando la clientela nel tempo