Con la Pasqua ormai alle porte tiriamo un po’ le somme e scopriamo le previsioni dei consumi degli italiani per questo lungo weekend

La Pasqua in Italia potrebbe vedere un recupero sulla spesa media a famiglia per il pranzo tradizionale, per il regalo delle classiche uova di cioccolato e per le vacanze. Inoltre, se a Natale si è registrato un calo nel numero di viaggi, nonostante le festività pasquali siano molto più brevi di quelle natalizie, 2 italiani su 10 hanno deciso di partire.

Pasqua in Italia: chi parte e dove ha deciso di andare

Secondo i dati raccolti con il sondaggio elaborato dalla Confesercenti Nazionale in collaborazione con SWG, il 63% degli italiani ha deciso di passare le vacanze pasquali in famiglia o con gli amici; il 19% ha pensato alla classica gita fuoriporta, senza allontanarsi troppo da casa; mentre il 18% ha organizzato una breve vacanza.

Di questo 18% di vacanzieri pasquali, sempre secondo il sondaggio, il 14% ha scelto una destinazione italiana, privilegiando le città balneari del sud; il 2% ha optato per un paese europeo; mentre il restante 2% ha preferito mete al di fuori dell’Europa.

In tema di viaggi, gli stranieri che visiteranno il nostro paese si sono orientati verso le città d’arte. In calo i turisti provenienti da Gran Bretagna, Giappone, Canada, Brasile, USA, Cina e India. In aumento, invece, quelli che arriveranno dai Paesi dell’Est e dalla Russia.

Spese per pranzo pasquale e regali

Durante la Pasqua dello scorso anno la spesa media per il pranzo tradizionale si aggirava intorno ai €68. Quest’anno le famiglie italiane hanno alzato l’asticella ad una media di €76.
In particolare, il 51% degli italiani ha messo in conto di spendere tra i €50 ed i €100; il 31% non vuole superare la soglia dei €50; mentre il 18% spenderà più di €100.

Per quanto riguarda i regali, dal sondaggio emerge che il 55% degli italiani ha deciso di mantenere la tradizione e regalerà, in particolare ai bambini, le classiche uova pasquali; il 27% pensa, invece, che non farà alcun regalo; il 6% comprerà, sempre ai più piccoli, dei giocattoli, mentre il 3% regalerà dei vestiti.