A partire dal 1° gennaio 2018 entrerà in vigore il Reddito di Inclusione. La misura, che ha appena superato il secondo esame in Consiglio dei Ministri, è il nuovo strumento che contribuirà a dare sostegno economico a circa 660 mila famiglie, di cui si stima che 560 mila siano con figli minori.
Il REI prenderà, quindi, il posto degli attuali SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) e ASDI (Assegno di Disoccupazione).
Su twitter il Premier Gentiloni ha così commentato la notizia: “Via libera definitivo al Reddito di Inclusione. Un aiuto a famiglie più deboli, un impegno di Governo, Parlamento e Alleanza contro #povertà”.
Nella sua fase iniziale si darà priorità ad alcune categorie, quali:
Il Governo tiene a precisare che durante il sostegno economico, i cittadini che ne potranno beneficiare avranno l’obbligo di partecipare ad un progetto di reinserimento sia sociale che lavorativo.
Il sussidio sarà erogato per un massimo di 18 mesi; per poter effettuare una nuova richiesta dovranno passare almeno 6 mesi dall’ultima erogazione ricevuta.
Chi risulta proprietario di auto, moto o barche immatricolate nei 24 mesi che precedono la richiesta del Reddito di Inclusione non potrà usufruirne.
La nuova misura di sostegno contro la povertà prevede l’utilizzo di una carta, la cosiddetta carta REI, su cui verrà caricato ogni mese l’importo erogato. Questa consentirà al beneficiario di poter acquistare beni e potrà essere utilizzata come bancomat per effettuare dei prelievi. Questi non potranno essere superiori alla metà dell’importo REI erogato.
La somma di sussidio potrà variare da un minimo di €190 ad un massimo di €485 mensili, a seconda del numero dei componenti della famiglia e di alcuni parametri, quali:
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.