È appena stato ripristinato lo spesometro, il servizio dell’Agenzia delle Entrate che consente l’invio telematico dei dati delle fatture emesse e ricevute. Venerdì scorso era stato, difatti, necessario sospenderlo. Una volta inserito il proprio codice fiscale, i dati dei contribuenti erano accessibili, “in palese violazione della privacy”.
Gli interventi effettuati dalla società che gestisce il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria (la Sogei) hanno ora ripristinato lo spesometro. In un comunicato stampa l’Agenzia delle Entrate tiene a sottolineare come fossero comunque disponibili e attivi tutti gli altri canali per la trasmissione dei dati fiscali.
Come abbiamo sottolineato in un articolo precedente, il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) aveva già mostrato la sua perplessità riguardo la decisione del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Lo spesometro era stato, difatti, rimandato di un tempo giudicato insufficiente dai commercialisti.
In seguito al blocco del servizio, il CNDCEC ha richiesto all’Agenzia un ulteriore posticipo dei termini di scadenza.
È stata, quindi, concessa un proroga che sposta l’invio dei dati di una settimana.
In particolare, la data ultima non sarà più giovedì 28 settembre, bensì giovedì 5 ottobre 2017.
L’Agenzia fa sapere che “valuteranno la possibilità di non applicare le sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza”.
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