Il Temporary Manager (TMan) è una figura professionale che si sta affermando negli ultimi anni in molti Paesi europei. In Italia, si tratta di un ruolo ricoperto prevalentemente da uomini (oltre il 90% degli intervistati), tendenzialmente over 50. Si tratta di persone che hanno lavorato, in passato, come dirigenti d’azienda e che oggi si vedono coinvolti in un rientro nel mercato del lavoro mediante una mansione che da permanent è diventata, appunto, temporary.
Gli incarichi ricoperti dai temporary manager riguardano soprattutto il livello di board. Il 37% è assunto come componente esecutivo, il 34% ha un ruolo di supervisione, mentre il 15% è legato ad incarcihi di presidenza aziendale.
Stando a quanto emerge dall’indagine compiuta da SMW, l’esperienza funzionale di questa categoria di soggetti riguarda soprattutto l’ambito Operations (29%). Altre esperienze richieste riguardano il settore finanziario (23,9%) e di vendita (20,7%). I TMan vengono assunti principalmente da aziende il cui fatturato non supera i 100 milioni di euro annui (70%). Il compenso giornaliero di questa figura professionale si aggira per lo più attorno ai 600-800 euro (42%). Solo il 18,1% supera i 1000 euro al giorno.
I progetti in cui i temporary manager sono coinvolti hanno una durata variabile, ma tendenzialmente a lungo termine. Un periodo inferiore ai 3 mesi per l’11,4% dei Tman, da 3 a 9 mesi per il 23,5% e superiore ai 9 per oltre il 64% di loro. Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link.
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