Turismo balneare: record sulle spiagge italiane
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Gli stranieri preferiscono le nostre mete balneari. E non sono gli unici: 6 italiani su 10 hanno scelto le spiagge nazionali
Il turismo balneare italiano sta registrando un gran successo. A dircelo sono i dati della Confesercenti, l’associazione nazionale che rappresenta le piccole e medie imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, ma anche dell’artigianato e della piccola industria. Quest’estate nelle località di mare sono, infatti, previsti 84,5 milioni tra italiani e stranieri. Si rileva un importante aumento del +2,3% di turisti sulle spiagge dello Stivale; parliamo quindi di ben 1,9 milioni di presenze.
Gli stranieri occupano una gran parte del totale nel turismo balneare di quest’anno. Sono all’incirca 29 milioni i turisti provenienti dall’estero, con una crescita di 1 milione rispetto all’anno scorso. Si tratta principalmente di tedeschi, austriaci e svizzeri, spinti verso l’Italia dal gran caldo estivo.
Le mete più gettonate da quest’ultimi sono Orbetello, Capri e Caorle, con incrementi rispettivamente del 68%, 37% e 20%. Dal 2016 nelle località balneari italiane c’è stato un aumento del +19,2% di turisti stranieri, mentre si è registrato un calo del -7,6% di turisti italiani.
Turismo Balneare: i turisti italiani
Secondo i dati Confesercenti, gli italiani che preferiscono il turismo balneare sono il 62% del totale complessivo. Non sono in molti a potersi permettere una vacanza quest’anno, e la ragione principale è il fattore economico. Tra gli altri motivi ci sono il lavoro (6%) e il desiderio di partire fuori stagione (8%).
Dei 32 milioni di italiani che partiranno, il 68% non lascerà il Paese per le vacanze, il 27% andrà in Europa e solo il 5% andrà in un altro continente. Con una spesa media di €970 a persona, si risparmia anche sui mezzi di trasporto: il 58% di chi parte andrà in macchina, mentre il 28% con l’aereo, di cui il 16% con voli low-cost.
Le mete preferite dai turisti italiani dimostrano come più della metà vada in vacanza al mare. Puglia e Sicilia sono a pari merito al primo posto, seguono la Riviera romagnola, la Toscana e la Calabria.
