Stando a quanto riporta il Financial Times, Donald Trump avrebbe chiesto all’ufficio del Rappresentante per il Commercio di verificare l’opportunità legale di adottare unilateralmente provvedimenti contro alcuni Stati. Provvedimenti riguardanti sostanzialmente il commercio, scavalcando in tal modo il ruolo e le competenze della WTO.
La World Trade Organization è stata più volte al centro delle polemiche sollevate da Trump in campagna elettorale. Secondo il Tycoon repubblicano, infatti, le norme condivise con gli atri Paesi sarebbero troppo stringenti per gli USA. Per Trump, l’obiettivo di allentare i rapporti con l’organizzazione è legato alla necessità di salvaguardare l’economia interna degli Stati Uniti.
Ad oggi, la WTO consente agli Stati membri tre misure unilaterali di azione. Esse consistono nell’antidumping, antisovvenzioni e salvaguardia. Nel 2009, ad esempio, Obama impose un dazio del 35% sulle merci provenienti dalla Cina. Pechino, appellatosi all’Organizzazione, dovette subire il provvedimento statunitense. Esso rientrava effettivamente nelle pratiche di salvaguardia garantite ai singoli component dell’organizzazione internazionale.
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